Il Nostro Cognome

Tale studio non permette solo di collocare il cognome in una delle quattro categorie nominali, ma anche di ricavare, talvolta, indicazioni topografiche dal momento che esso può rivelare una chiara impronta dialettale al pari di ogni altro vocabolo.

Ancora, nell’appellativo cognominale di una famiglia si può conservare traccia anche dell’evoluzione di una lingua nel corso dei secoli. Come bem sappiamo, infatti, la formazione della lingua italiana è stata lunga e laboriosa; se è vero infatti che i primi documenti di una certa importanza in “volgare” si incontrano solo nel XIIIº secolo, è vero altresi che già parecchio tempo prima si era formato ed era entrato nell’uso delle classi meno colte quell’idioma detto “volgare”, che doveva poi diventari strumento della nuova letteratura fino a divenire opportuno mezzo di espressione di un popolo intero.

Vero è che sarebbe bem difficile, se non impossibile, stabilire quando il latino, la nostra madre lingua, há cessato di essere usata comunemente dal popolo ed há ceduto il posto alla nuova lingua. Ciò è impossibile perchè una lingua si transforma continuamente com l’uso, e perchè tale trapasso deve essersi svolto diversamente e in diversi tempi nei diversi luoghi.

Per questo i linguaggi neolatini sono molti e variano non solo da nazione a nazione ma da regione a regione, fino a dar vita a quei dialetti cui accennavamo prima.

Negli ultimi secoli del Medio Evo le differenze fra i vari dialetti in Italia, benchè non cosi nette è accentuate come oggi, erano pur già notevoli: e laddove per alcuni, come in Toscana, la differenza col latino era minima, in altri era grandissima, come nell’Italia settetrionale.

Al tempo stesso la necessità di comunicare fra le varie regioni, portò altresi alla formazione di una lingua universale che fu, per l’Italia, essenzialmente toscana, anzi fiorentina, complicata e arricchita dagli apporti abbastanza frequenti degli altri idiomi regionali.