Il cognome acquista importanza sempre maggiore. Un contributo definitivo in questo senso lo svolgono le disposizioni sulla registrazione anagrafica impartite dal Concilio di Trento; e dopo la Rivoluzione Francese, ai fini statali, il cognome acquista la preminenza sul nome.
Questi attributi aggiunti al nome, che cristallizzandosi hanno dato origine ai cognomi, sono di vari tipi. Qualche volta si tratta di un secondo nome unito al primo: Domenico Pantaleo. Numerosissimi i cognomi patronimici, nati dall’abitudine assaidiffusa nel popolo anche ai giorni nostri di servirsi del nome del padre o di un personaggio rappresentativo di una famiglia per distinguere figli e congiunti: Giovanni di Pietro.
Un altro tipo è quello che indica la provenienza: la nazione o la regione (Petrus Catalanus; Petrus de Alvernia), la città o il villaggio (Georgius de Bononia; Marcus de Tradate); il casale o la particolarità geografica (Matttheus de Rivo).
Accanto a questi la categoria dei cognomi che indicano la professione o il mestiere (Simon Caligarius, cioè Calligari, che significa “Calzolaio”).
Infine, fonte inesauribile di appellativi, poi diventati cognomi, sono i soprannomi, com cui la fantasia popolare non ha mai cessato di esercitarsi, mettendo in rilievo qualità, più spesso difetti, fisici o morali; il colore dei capelli (Rufus, Russo, Rossi), l’andatura (Zoppi, Cianchettini), uno strumento (Trombetta, Trombetti), una frase caratteristica o altre note tipiche. A moltiplicare il numero e la varietà dei cognomi, hanno dato un contributo sostanzioso i suffissi diminutivi, gli accrescitivi, non esclusi i dispregiativi.
Inizia qui la prima parte del nostro lavoro, com lo scopo di illustrare il significato del cognome che distingue la nostra Casata.
Nell’introduzione abbiamo visto come siano nati gli appellativi cognominali e, altresì, come essi siano divisibili in quattro categorie, all’interno delle quali sarà certamente possibile inserire, come ci apprestiamo a fare, anche il cognome di Casa nostra. Per far questo è necessario, però, uno studio preciso e scientifico, condotto secondo i criteri dell’onomastica, ormai annoverata fra le scienze vere e proprie.