La Storia

Oggi non possiamo che riconoscere che essi avevano ragione: l’avvenire migliore che per noi avevano sperato si è avverato, ed è stato per merito loro.

Siamo fieri dei nostri bisnonni, che hanno saputo sacrificarsi, separarsi dalla patria com con le loro speranze ed i loro timori, partendo alla volta di uma una terra sconosciuta, sapendo di dover lottare com con fatica, ma sicuri di farlo com con sucessosuccesso, al fine di assicurare ai posteri um un futuro ricco di soddisfazioni.

Dunque, una volta arrivati in Brasile, dove ebbero uma altra figlia: Anna. Pietro è sparito e probabilmente morto, Annita è deceduta ancora bambina. Michele Costantino e Caterina si stabilirono a Campinas, a circa 90 chilometri da San Paolo, dove il capofamiglia lavoro in qualità di tecnico veterinario e dove si spense il 7 giugno 1901.

Tra i suoi figli, quello a noi più caro è il nostro nonno Attilio, che, essendo um esperto tornitore, lavorò daprima dapprima a Campinas nella ferrovia Mogiana, per poi trasferirsi verso il 1909 a Jundiaí per lavorare nella ferrovia Paulista ( Fepasa ). Il nonno Attilio fu anche negoziante e, inoltre, coltivo la passione per la musica, tanto che divenne primo pistone della Banda italo-brasiliana di Campinas.

Dal suo matrimonio com con Carolina Velardi nacquero nove figli, ai quali Carolina si dedicò interamente, facendo la casalinga: tutti hanno studiato ed hanno raggiunto um’invidiabile un’invidiabile posizione sociale, rimanendo per la maggior parte nella città di Jundiaí, dove vive anche il dottor Alessandro D’Angieri, medico, al quale è dovuto l’onore di aver voluto rendere omaggio ai propri Maggiori attraverso il presente studio storico-genealogico.

Si conclude così tale raccolta di notizie storiche riguardanti i nostri Antenati, com con la quale abbiamo assolto il compito che, nei limiti dei fini che ci eravano eravamo proposti, avevano assunto.

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