Dopo esserci occupati dal punto di vista geografico, storico ed artistico della cità di Angers, tiriamo le fila del discorso fatto fino ad ora cercando di desumere le risultanze più interessanti ai nostri fini.
Innanzitutto, dunque, il nostro cognome deve essere incluso nella seconda delle categorie elencate in apertura, in quanto deve essere considerato un toponimo, deriva cioè dal nome di un luogo che è generalmente quello di origine della stirpe della quale è poi diventato cognome.
Accanto a questa prima affermazione, ne dobbiamo porre un’altra non meno importante: con ogni probabilita Angers deve essere considerata il luogo d’origine della nostra Casata. Quando, infatti, ci troviamo di fronte ad un toponimo oppure ad un etnico derivato ovviamente da un toponimo, esso deve essere sempre considerato come l’indicazione del luogo d’origine, a meno che non si possa storicamente fornire una spiegazione diversa, che ad esempio ci riconduca al luogo che è stato teatro di particolari avveniment di cui una Casata sia stata protagonista.
Non è questo il nostro caso; la spiegazione, dunque, può essere una sola, la più logica e frequente: il nome del luogo d’origine è diventato il cognome della nostra stirpe allorchè essa, trapiantatasi in Italia è stata designata dai nuovi compatrioti – per distinguer – la – con il nome del luogo da cui essa proveniva.
Cosi i nostri predecessori furono detti “quelli di Angers”, italianizzato ben presto in Angeri o Angieri; di qui alla cristallizzazione di D’Angeri o D’Angieri in cognome il passo è veramente breve.
La particella “di” infatti può esprimere l’appartenenza o nel caso specifico la paternità, oppure può dare un’indicazione di predicato, ossia del feudo su cui è poggiato il titolo nobiliare portato da una famiglia: per esempio, il celebre statista conosciuto come Camilo Cavour si chiamava in realtà Camilo Benso, Conte di Cavour, ed il nome completo di Massimo d’Azeglio suonava Massimo Tapparelli, Marchese d'Azeglio, dove sono chiaramente richiamati i nomi dei feudi appartenuti alle famiglie dei due personaggi.