Com la dominazione napoleonica, invece, furono istituite le “Camere di disciplina notarile”, dalle quali derivano i più recenti Collegi Notarili.
Ma, tornando ai rami dei D’Angieri o Angeri fioriti in Italia, certo è che qui le notizie accertate più antiche relative alla nostra Casata risalgono al XIVº secolo e ci indicano com con assoluta certezza che a quell’epoca essa era già positivamente affermata a Firenze e forse anche in Lombardia.
Dobbiamo lasciare questo elemento di incerteza incertezza poichè poiché la notizia che ci è offerta dal Mugnos, insigne studioso di case siciliane, non è precisa in tal senso, come vedremo meglio in seguito.
Per dare organicità al nostro discorso, comunque, ci interesseremo prima di tutto della parte storica relativa alla Casata, per poi dare uno sguardo riassuntivo alla tavola genealogica della nostra Famiglia.
Inizieremo, dunque, riprendendo la notizia cui accennavamo in precedenza.
Il Mugnos ci parla, infatti, di un Ambrogio Angeri che nel 1382 giunse in Sicilia al servizio del re Pietro d’Aragona insieme a Childerperto Adamo, condottiero di trecento fanti, che proveniva dalla Lombardia e stabilì la propria Famiglia in Sicilia.
Si può quindi ipotizziare che anche il nostro Ambrogio provenisse dalla stessa regione dell’Adamo, così come gli altri Capitani arrivati in Sicilia al medesimo loro soldo, che stabilirono poi la loro dimora in varie città dell’isola, quali Gregorio Adamo, Ludovico Gaffuri, Geremia Bianco, Bernardo Caldarera e molti altri ancora.
Sempre nel XVIº secolo, però, dal già citato manoscrito fiorentino apprendiamo che a quel momento i D’Angeri erano considerati una delle più antiche Casate cittadine e da questo si può evincere che a Firenze la nostra Casata era presente da molto tempo e cosi positivamente affermata da meritare l’iscrizione nel Codice Araldico di quella città.
Ovunque si diffuse, la Casata D’Angieri o D’Angeri raggiunse altrettanto prestigio sociale ed una florida quanto sicura posizione economica.